Domenica 17 Agosto


Mestieri stagionali a Balaka.

Oggi,17 agosto, subito dopo pranzo mi sono fermato a parlare un po’ con Agostino che nella tremenda stagione delle piogge era qui a Balaka. Mi ha raccontato che c’erano dei punti dove l’acqua raggiungeva l’altezza del finestrino della macchina, e non di rado, visto che non si riusciva a distinguere più il manto stradale, si finiva fuori strada. Quando questo accadeva, spuntavano dal nulla sei-sette uomini che con la modica cifra di 3000 Kwacha riportavano la macchina in carreggiata in men che non si dica con la forza delle loro braccia.Questi uomini, conoscendo benissimo i punti dove era più facile uscire di strada, tutto il giorno restavano appostati in attesa che si rendesse necessario il loro intervento. Agostino mi ha detto che  a lui questo spiacevole accadimento si è verificato una decina di volte. Insomma ovunque c’è chi trova vantaggi dalla disgrazia altrui.

Miracolo! Stamattina è stata recuperata la valigia; ringrazio Mr Mc Pherson per essere stato di parola; finalmente potrò consegnare i regali ai bambini e non lasciarli a mani vuote, come è accaduto giovedì e venerdì scorsi negli incontri con i bambini di Mbera e Toleza.         

Maternità

La struttura funziona perfettamente, resta da completare la sala operatoria per la quale si attende ancora l’arrivo di una macchina; è pulita e molto vicina agli standard occidentali.Mi faccio illustrare i risultati di questi primi mesi di funzionamento da Daniele che è qui da due mesi. La struttura è operativa dal marzo 2008. Ad oggi sono nati circa 40 bambini, il primo dei quali il 30 aprile scorso, alcuni casi sono stati molto complessi da affrontare. Oggi è in sala travaglio un’altra donna che sta per partorire.Non appena entriamo troviamo Gaia e Cristina che stanno medicando una bambina che si è ustionata un braccio con il fuoco. La cosa che mi stupisce è la reazione della bambina alle cure. La garza che attualmente le protegge il braccio è tutta sporca, anche se è stata cambiata da appena due giorni. Si può immaginare cosa accade quando si esegue il cambio della garza appiccicata al braccio. Immagino la stessa scena in Italia: urla e grida della piccola; qui no, la percezione del dolore sembra diversa anche nei bambini. La piccola offre il suo braccio alle due dottoresse e con l’altro cinge il collo della madre sulla cui spalla appoggia la testa mentre avviene la medicazione, tutt’altro che banale visto che la scottatura è ancora viva e la garza si è attaccata alla pelle; piagnucola solo un po’ e dice che vuole tornare a casa.Alla fine Gaia e Cristina appaiono soddisfatte dell’evoluzione della scottatura che sta rapidamente rientrando. Un altro controllo è previsto per venerdì prossimo.   

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