Giovedì 19 Agosto

 

Dopo aver consegnato alcune bici si parte per Mbera. Come sempre, il viaggio è da brivido, viste le strade. La distanza di circa 20 km, è ridicola per noi,  ma, considerate le strade, è come se fosse di 100. All’arrivo scopro che mancano quasi tutti i bimbi di Mwae. Non capisco come faccia Ethel a districarsi tra tutte  queste vie senza un cartello, le domando quando si decideranno a mettere la segnaletica, mi risponde che ogni cartello dovrebbe essere fissato a terra con del cemento, altrimenti non farebbero in tempo a posizionarlo che verrebbe subito rubato per essere impiegato come sostegno di qualche casa. Ma il cemento qui costa e quindi…

Torniamo a casa che sono passate le due. Pranzo saltato. Il pomeriggio è, come sempre, più tranquillo ed oggi ancor di più visto che da stamattina manca la corrente che dovrebbe tornare per le 18. A cena si saluta Marco, Anna Maria e Gabriella che tornano in Italia. Nei vari discorsi apprendo che padre Mario ha finalmente trovato il sostituto del guardiano morto, che è come se non fosse mai esistito.

Spiego perchè.Da queste parti quando muore una persona si brucia tutto quello che gli è appartenuto, casa, vestiti scarpe, foto, inoltre più nessuno in quella famiglia dovrà avere un nome uguale allo scomparso (esattamente l’opposto di quello che accade da noi). Tra le cose che il guardiano utilizzava c’erano anche due sedie sulle quali si sedeva durante i suoi turni di lavoro. Due belle sedie, ci dice padre Mario. Padre Mario ha cercato quelle sedie in lungo ed in largo nella cooperativa perché dovevano servire al nuovo guardiano, ma non c’è stato niente da fare, sono state bruciate anch’esse.

 

Oggi ho appreso anche della morte di Bibiana, la donna che mi offrì ospitalità nella sua casa con una buonissima cena il primo anno che sono venuto in Malawi. Era giovanissima!

 

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